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    Castagna e Liberti confermati

    Una storia che continua, per scrivere la Storia!
    Ancora con noi, ancora a Imola! Mauro Castagna e Francesco Liberti vestiranno la maglia Imolese anche nella prossima stagione, e con loro più che mai la voglia di volare rimane accesa!

    Continuate a seguirci per sentire le loro interviste!

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    Conferme Carobbi Bottacini Facebook

    IL CAPITALE GIOVANE DELL’IMOLESE

    Matera: “L’eredità dello scorso anno sarà nel seme di una nuova e giovane pianta.”
    Imola, 22 luglio 2020 – Si riparte. Il calcio a 5 entra, con tutte le cautele e i dubbi del caso, nella ‘fase due’. I lunghi, quasi infiniti, cinque mesi di stop, gravano non solo sulle gambe dei giocatori, ma, soprattutto, sui bilanci delle società, imponendo un nuovo corso. “Si dovrà puntare all’essenziale, con formazioni rimaneggiate e un mercato che, per gli attuali limiti ai trasferimenti dall’estero, entrerà nel vivo solo a ridosso dell’avvio del campionato, il 17 ottobre. Sarà – afferma Gianluca Matera – una stagione incerta, in cui si dovrà essere reattivi, lucidi, duttili e, perchè no, ‘creativi’ nel gestire situazioni imprevedibili.” Eppure, nel buio dei riflettori spenti, la luce di una ritrovata consapevolezza: “L’intenso diagolo intrattenuto fra le società durante il lockdown ha creato legami che verranno portati avanti, consci di essere più vicini che distanti. C’è la comune determinazione nel portare avanti il movimento, rendendolo più sostenibile, in primis attraverso l’utilizzo dei giocatori italiani.” L’Imolese sceglie di ripartire da se stessa, raccogliendo i frutti di un investimento pluriennale che la sta portando a calcare, per il secondo anno consecutivo, le scene della seconda serie nazionale: “Daremo continuità rispetto agli anni precendenti capitalizzando il lavoro fatto. Il punto di partenza è lo staff: per mister Alberto Carobbi sarà il sesto anno in rossoblu, per mister Simone Bottacini il quarto. Il loro binomio, consolidatosi nella scalata alle categorie, è un ‘unicum’, in questo mondo, che mi rende orgoglioso. Il loro segreto è stato, sin da subito, saper trasformare le loro divergenze in arricchimento per la squadra. Quest’anno come non mai dovranno dare stabilità al gruppo, mantenendo il rendimento costante: passisti piuttosto che sprinter.” Un momento ‘sui generis’ che diventa occasione per lanciare un progetto chiuso nel cassetto: “Da tempo avevamo un’idea per la testa ed è arrivato il momento di concretizzarla. In questi anni abbiamo creato valori, sia fra i giovani che abbiamo formato nelle nostre Under, sia fra i ragazzi che, non più in età da Under, hanno completato la loro preparazione in altre categorie ed ora sono pronti per il grande salto in A2. L’Imolese 2020/21 sarà una pianta nuova, giovane, ma che avrà nel suo seme l’eredità della passata stagione: staff consolidato, giocatori ‘maturi’ e giovani di valore.” Il secondo atto del capitolo della A2 non prescinde dal primo, impossibile da dimenticare: “Il bilancio della passata stagione è positivo: abbiamo dimostrato che il pubblico sa riconoscere un prodotto di valore e gli spalti pieni ne sono stati la prova. Rimane il rammarico di aver interrotto bruscamente una corsa che, per noi, era in piena fase di accelerazione: mi chiedo come sarebbe stato giocare in casa l’ultima giornata. Abbiamo anche commesso errori da non ripetere: tanti sono stati i punti preziosi che abbiamo perso in trasferta, palesando una necessità di crescere mentalmente. La A2 è una categoria in cui gli errori si pagano e non dovremo dimenticarcelo quest’anno.” Una ripartenza che trova il gruppo pronto: “Il lockdown ci ha fatto scoprire una nuova dimensione, tecnologica, dell’allenamento. A distanza, i ragazzi si sono allenati tanto sul piano atletico, imparando, spero, l’importanza di non abbassare mai il ritmo.”
    Stefania Avoni
    Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
  • Jose Revert Cortes

    L’IMOLESE CONQUISTA REVERT

    Colpo a sorpresa: Matera riporta a Imola il fuoriclasse spagnolo.

     

    Imola, 23 dicembre – I tifosi rossoblu scartano in anticipo il pregiato regalo di Natale: JOSE’ REVERT CORTÉS entra a far parte della rosa di Carobbi. Classe ’85, lo spagnolo di Banyeres de Mariola, è l’ultimo e sorprendente colpo di mercato del dg Matera, che riesce a riportare sulle rive del Sillaro il forte laterale. La carriera di Revert, laterale dal piglio offensivo, comincia in patria, ove raggiunge la vetta delle categorie col Playas de Castellon prima e col Levante poi. Nella stagione 2015-16 approda nell’Imola di Pedrini, in cui sarà fra i protagonisti della promozione in A2 e, nella successiva stagione, della scalata alla serie A. La sua storia sportiva prosegue in Italia: prima corona il sogno di giocare in Champions con la Luparense, poi milita nel Pesaro Fano e nel Faventia. Se pochi mesi fa i rossoblu lo incontrano da avversario in Coppa contro il Petrarca Padova, ora lo abbracciano come compagno: “Mi hanno accolto subito come uno di loro e non so come ringraziarli: qui c’è una famiglia, si vede. Uno dei motivi per cui ho accettato è la presenza in squadra di ‘vecchi’ compagni, quali Vignoli, Castagna e Liberti, con cui ho condiviso gli anni ad Imola.” Mai uscito dal cuore dei tifosi locali, Revert non ha dubbi nell’accettare la proposta di Gianluca Matera: “Non conosco società italiane che abbiano un’organizzazione simile a quella dell’Imolese: qui devi fare solo il tuo lavoro. Ti viene dato tutto, ma devi dare altrettanto e questo è uno stimolo per la crescita di un giocatore. Tornare a Imola è tornare a casa, soprattutto perché qui vivono la mia compagna e mio figlio: io sono uno che ha bisogno di stabilità e spero che il percorso nell’Imolese duri a lungo.” Un acquisto importante per la rosa di Carobbi, che dà ulteriore lusto al reparto dei laterali: “I miei punti forti? Il tiro in porta, il passaggio e la capacità di puntare l’uomo. Se in squadra sono quel che si dice un ‘uomo da spogliatoio’, in campo gli avversari diventano tali e basta: l’amicizia (e anche la parentela, perché mi è capitato di giocare contro mio fratello) sparisce e i compagni vanno al primo posto. Vedo tanta voglia di fare e fame di vittoria in questo gruppo: è bello diventarne parte e spero che la mia esperienza possa contribuire al progetto.”

     

    Stefania Avoni
    Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
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    GABRIEL: IL RITORNO

    L’Imolese rivuole il giovane laterale per consolidare la rosa di A2.

    Imola, 5 dicembre 2019 – La gradita sorpresa del mercato invernale rossoblu è, in realtà, un nome noto ai tifosi: GABRIEL RINALDIN BONDARUK. Lasciata la casacca rossoblu dopo averla onorata con la storica promozione in A2, Gabriel torna per rinforzare la retroguardia rossoblu: “Quella appena trascorsa è stata un’annata straordinaria: con un gruppo giovane abbiamo chiuso la stagione imbattuti, centrando l’obiettivo più alto. Il bellissimo ricordo ora è di nuovo realtà: l’Imolese è una società seria, con un progetto di crescita a cui voglio dare il mio contributo. Sono contentissimo di essere qui.” Arrivato in prestito dal Kaos Mantova, il laterale/ultimo classe ’97 ha nel suo curriculum italiano la vittoria degli Scudetti Under 18 e 21 col Kaos Ferrara e la stagione nel Futsal Bisceglie prima dell’approdo, lo scorso anno, sulle rive del Santerno: “La serie A mi ha permesso di interagire con atleti di grande esperienza e faccio tesoro di quello che ho imparato. Il livello attuale dei giocatori dell’Imolese è molto elevato: basti pensare a Foglia, con cui sarà un onore essere in campo. Il fatto che io arrivi a dicembre non credo sarà un problema, essendo stato parte del gruppo fino a pochi mesi fa. Ritrovo tanti ragazzi dello scorso anno e sono certo che potremo fare ancora grandi cose insieme ai nostri mister.”

    Stefania Avoni
    Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
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    BARONI TORNA A CASA IMOLESE

    Il laterale italo-brasiliano riabbraccia i compagni della scorsa stagione.

    Imola, 5 dicembre 2019 – “Sono felice di tornare a casa.” LUCAS BARONI, laterale-pivot classe ’97, commenta così il suo ritorno all’Imolese Calcio 1919, dopo l’avventura in serie A col Real Rieti. ” E’ stata un’esperienza molto formativa, sulla quale hanno prevalso, però, la mia voglia di giocare e di tornare in una realtà che sento mia. Ho ricevuto parecchie offerte, ma non ho avuto dubbi su quale accettare. L’Imolese è una società modello e torno col vantaggio di conoscere già i mister e parte dei compagni.” Ex Kaos e Futsal Bisceglie, il giovane italo-brasiliano è stato fra i protagonisti della trionfale stagione rossoblu 2018-19: “Eravamo i favoriti e siamo stati bravi a mantenere le aspettative. Il successo è stato un insieme di fattori: una società che non ha fatto mancare nulla a noi giocatori e un gruppo unito sia in campo che fuori.” Lucas gioca nella massima serie, eppure non perde di vista i vecchi compagni: “Ho sempre seguito l’Imolese e posso già dire che quando saremo al completo potremo arrivare al vertice. Ho trovato un gruppo di grandi lavoratori e, fra essi, due campioni, quali Foglia e Pica Pau, che, invece che pensare a se stessi, si mettono a disposizione dei compagni: un grande esempio.” Baroni sarà un plusvalore per il team di Carobbi e Bottacini: “Delle mie qualità preferisco siano gli altri a parlarne: io posso garantire grinta, impegno e voglia di vincere. E non vedo l’ora d’indossare di nuovo, in campo, i colori rossoblu.”
    Stefania Avoni
    Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
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    DELIRIO E VITTORIA

    L’Imolese travolge il Milano in una gara senza esclusione di colpi.

    Imola, 30 settembre 2019 – Delirio, quello del pubblico che riempie la Cavina nella prima giornata, soffrendo coi rossoblu e accompagnandoli nell’avvincente cavalcata verso la vittoria. Delirio, quello che caratterizza una prima di campionato senza esclusione di colpi, in cui il vantaggio precario di Milano viene annullato da un’Imolese trascinante, mentre la scure arbitrale cade su entrambe le  squadre. Nel primo tempo gli ospiti sfruttano al meglio le proprie armi: velocità nelle ripartenze, accentuata fisicità e cinismo nelle marcature, che intralciano le mire dell’Imolese. I locali vanno a segno con Foglia al 4’ (assist sul secondo palo di Castagna, Foglia che, in scivolata, mette sotto della traversa), per poi subire un calo di tensione: basta un solo minuto al Milano per portarsi in vantaggio di una rete (goal di Peverini e Casagrande), sfruttando due pecche difensive. Vignoli e Foglia, in panchina per pochi minuti, guidano la reazione, che rischia di interrompersi bruscamente con l’infortunio del pallone d’oro, causata dal portiere Volonteri: un’uscita fallosa sanzionata con l’espulsione. L’Imolese non sfrutta il vantaggio numerico, ma attacca a ripetizione la porta milanese, protetta dal bravo Mauri. Il nervosismo rabbioso dei rossoblu della prima frazione lascia il posto, nella ripresa, ad un lucido e concreto spirito battagliero. La rete di Paganini dell’8’ è espressione dell’orgoglio di una squadra in divenire, che pretende di affermare se stessa. Il Milano ‘cattivo’ del precedente tempo perde veleno, falcidiato da un’intransigenza arbitrale che non risparmia i rossoblu, ma che commina altri due rossi agli ospiti: Peverini e Santagati. Stavolta l’Imolese non si lascia sfuggire le occasioni: le reti di Ortiz e Castagna interrompono la superiorità numerica. Il Milano mette in campo il portiere di movimento: strategia vanificata prima da Paganini poi da Liberti, che segnano dalla distanza a porta vuota. E’ Castagna, idolo del pubblico imolese, a chiudere in bellezza, sfruttando un’ingenuità del portiere avversario. Pesante il bilancio per Milano, che dovrà fare a meno di tre giocatori per la seconda di campionato. Grande prova di carattere per i rossoblu, che cadono, si rialzano e si innalzano.

    IMOLESE CALCIO 1919 – MILANO CALCIO A 5 : 7 – 2
    MILANO: Volonteri, Santagati, Bonaccolta, Peverini, Gargantini, Casagrande, Midulla, Renoldi, Mauri, Visayana, Canciani, Ferri. All. Sau.
    IMOLESE: Vittori, Pieri, Vignoli, Ortiz, Paganini, Castagna, Foglia, Liberti, Butturini, Ansaloni, Radesco, Paciaroni. All. Carobbi.
    ARBITRI: Suelotto di Bassano del Grappa e Billo di Vicenza; cronometrista, Maragno di Bologna.
    RETI: p.t. 4’40” Foglia (I), 6’32” Peverini (M), 7’13” Casagrande (M); s.t. 8’48” e 14’27” Paganini (I), 10’18” Ortiz (I), 14’08” e 18’59” Castagna (I), 18’10” Liberti (I).
    AMMONITI: Ferri, Ortiz, Vignoli, Castagna, Paganini, Foglia, Liberti.
    ESPULSI: Volonteri, Peverini, Santagati.

    Prossimo turno – campionato (Cagliari, 05/10 ore 15.00): LEONARDO – IMOLESE CALCIO 1919

    Stefania Avoni
    Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
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    L’IMPERATORE ALL’IMOLESE

    Adriano Foglia si ricongiunge a Carobbi: l’Imolese ha il suo pallone d’oro.

     

    Imola, 20 agosto 2019 – Nel nome, quello di due imperatori romani, il presagio di un destino fuori dal comune, nella carriera la storia del futsal italiano ed internazionale: ADRIANO AUGUSTO FOGLIA. Pronunciarlo suscita una sorta di timore reverenziale, associarlo all’Imolese Calcio 1919 un senso di onore misto a meraviglia. Il dg Gianluca Matera promette colpi di scena e supera l’inimmaginabile: l’imperatore porterà sul petto un grifone bramoso di vette sempre più alte. “L’Imolese è una società che ha un’ottima reputazione e forti ambizioni: il posto giusto, per me, per vivere una seconda giovinezza e dimostrare, ancora, chi sono. Ho 38 anni, ma la voglia di stupire, di fare spettacolo e vincere sono sempre le stesse. Ci aspetta una stagione intensa, perchè l’obiettivo è lottare per la A.” Brasiliano di nascita, il fenomeno Foglia esplode in Italia nel 2000: vince tutto (o quasi, se si esclude il mondiale con l’Italia), fra club e Nazionale, conquistando, poco più che ventenne, la più alta onorificenza del futsal, il pallone d’oro. Carisma da vendere, genio incontenibile, Adriano è l’idolo osannato da pubblico e compagni che sorride e scherza con l’umiltà di chi è grande per natura e non per artificio: “Se penso al pallone d’oro, non mi sembra ancora vero: all’epoca guardavo in tv con ammirazione i grandi giocatori brasiliani e mai avrei immaginato di essere scelto io. Il futsal mi ha dato tutto, ma la mia vita non è stata facile: ho commesso errori e ho imparato, sono caduto e mi sono sempre rialzato. La fortuna aiuta, ma l’affetto dei miei cari, la mia tenacia e il mio spirito positivo hanno fanno il resto. Ho vinto tantissimo, ma è ancora poco: c’è sempre qualcosa per cui lottare senza mai arrendersi. Le sfide facili non mi piacciono.” Il campione che ha trovato nell’Italia la patria d’adozione, dopo vent’anni si riunisce al suo mentore, Alberto Carobbi: “Mister Carobbi mi ha insegnato come si gioca a calcio a 5 in Italia: è stato il mio allenatore nell’Augusta e nello Stabia e con lui ho vinto il mio primo titolo. Finalmente ci ritroviamo, dopo tutti questi anni, e ancora una volta sento di doverlo ringraziare per la fiducia.” Foglia e i nuovi compagni di squadra: ‘primus inter pares’. “Abbiamo appena cominciato la preparazione e devo dire di aver trovato compagni estremamente educati e professionali. Conoscevo già solo alcuni di loro, come Vignoli e Castagna. Percepisco, soprattutto nei più giovani, una sorta di imbarazzo nei miei confronti, anche se io non mi sento ‘diverso’. Nel gruppo che stiamo formando saremo tutti importanti, allo stesso modo: chi è in campo, così come chi è in panchina o in tribuna. Il nome non ha importanza: se io lotto per un compagno fino alla fine, lui farà altrettanto per me.”
    Stefania Avoni
    Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
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    PAGANINI DIFENDERA’ L’IMOLESE

    Il dg Matera svela il nome dell’imponente alter ego di Vignoli.

     

    Imola, 22 agosto 2019 – ENZO ANTONIO LECCIOLLE PAGANINI. Il nuovo ultimo rossoblu ha un nome che suona italiano, come le sue origini e come il suo italiano quasi perfetto confermano. Classe ’89, Paganini nasce a Botucato e, ammaliato dal mondo del futsal a 15 anni, gioca per ben otto anni nell’Associacao Atletica Botucatuense, laureandosi non solo campione dello Stato di San Paolo, ma anche ingegnere. Il suo destino però è l’Italia e nella stagione 2017/18 il Cristian Barletta lo lancia in A2. In due anni di permanenza gioca in tutti i ruoli, pivot incluso (sarà il capocannoniere del Barletta nella stagione 2018/19), pur essendo la difesa la sua missione. “I ruoli di ultimo o laterale sinistro sono quelli che preferisco. Sono un giocatore molto fisico, abile nelle marcature e con una buona resistenza (l’anno scorso giocavo anche per tutti e quaranta i minuti). In campo uso la testa e riesco a mantenere i nervi saldi. Se ho il piglio del leader? Credo di sì, ma non in senso autoritario: nelle retrovie cerco di essere un punto di riferimento, in grado di dare sicurezza ai compagni in attacco.” Dal Sud al Nord, sempre Italia: “In Italia mi trovo benissimo. Il futsal italiano è diverso da quello brasiliano: più veloce, più fisico. Date le mie caratteristiche, non può non piacermi! Dopo due anni in biancorosso, volevo provare il girone del Nord: ho ricevuto sette offerte, ma è l’Imolese ad avermi convinto. E’ una società che mi trasmette molta fiducia, una società che può dare al giocatore la tranquillità giusta per concentrarsi solo sul proprio lavoro.” Paganini sarà l’alter-ego, a lungo cercato, del capitano Vignoli: “Ci sono ottimi giocatori nella rosa, ma non basterà se non creeremo un gruppo affiatato: è su questo che si costruirà il nostro percorso, che dovrà portarci il più in alto possibile. Il mio motto? Non mollare mai.”
    Stefania Avoni
    Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
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    ORTIZ IN MAGLIA ROSSOBLU

    L’Imolese sbaraglia la concorrenza: l’ambito universale andaluso è suo.

     

    Imola, 25 luglio 2019 – Tanti lo cercano, tanti lo vogliono: una sola, l’Imolese, lo convince. CHRISTIAN ORTIZ DE GALISTEO MOLINA stavolta tornerà in Italia per deliziare, con le sue giocate fatte di estro ed intelligenza tattica, il pubblico di Imola e non solo. Classe 1990, l’andaluso di Cordoba si definisce, con modestia, un giocatore ‘normale’, sebbene la sua carriera sia di ben altro avviso: vince la A2 con la sua prima squadra, la Montesino Jumilia; nel Futsal Bisceglie prima merita la promozione in A2, poi sfiora il salto in A; nella belga Fs Gelko Hasselt disputa la finale scudetto della massima serie, per poi volare, nell’ultima stagione, nel Sefa Molfetta. Ma chi è il ‘regista’ Christian Ortiz, con una media di 15/16 goal a stagione? “Sono una persona semplice, che fa cose semplici. Da universale, posso ricoprire vari ruoli, anche se prediligo quello di ultimo o di laterale. Ho una buona visione del gioco e so come impostare le manovre: il mio compito è aiutare i compagni a segnare, piuttosto che essere io a farlo. Come reagisco allo stress in campo? Sono molto tranquillo, cosa che mi consente di essere lucido nelle scelte. E amo il bel gioco, quello che fa del futsal uno spettacolo per il pubblico.” Solare come si addice ad un uno spagnolo, Ortiz è l”uomo spogliatoio’ che fa del gruppo un valore imprescindibile: “Mi adatto bene ai nuovi ambienti, anche se è ovvio che mi mancheranno gli amici della Puglia. Vado d’accordo con tutti e mi ritengo una persona positiva. Sono sempre stato fortunato con lo spogliatoio e spero che anche qui si crei un buon gruppo: guardare dalla stessa parte è molto importante.” Il calcio a 5: un sogno che lo porta a casa Imolese. “Questo sport è il mio lavoro e una delle cose più importanti della mia vita, per cui sacrificare quasi tutto. Imola è stata la mia prima opzione quest’anno: una bella realtà cittadina e una società molto ambiziosa. Da squadra neopromossa dovremo porci con umiltà, cercando di fare bene partita per partita, tutti insieme. Se così sarà, potremo fare un campionato da alta classifica.”

    Stefania Avoni
    Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
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    PICA PAU: BENVENUTO ALL’IMOLESE

    Il brasiliano ex Maritime Augusta è il colpo a sorpresa del mercato rossoblu.

     

    Imola, 18 luglio 2019 – Lazio, Latina, Maritime Augusta, passando per l’Iran e il Qatar, vincendo tutto col Malwee e tornando nel suo Brasile al Blumenau. DOUGLAS BARP, per tutti ‘Pica Pau’ gira il mondo, dividendosi fra la terra d’origine (lui è di Chapecò, Santa Catarina) e l’Italia, che ne reclama, per la massima serie, l’indiscusso talento. L’Imolese però lo ha nel mirino per la A2: con un colpo da maestro il dg Matera si accaparra il pregiato pezzo del mercato. “Per noi è un acquisto di valore assoluto, che ci permetterà di fare un salto di qualità. Parliamo di un grandissimo giocatore, con un curriculum da serie A: sono orgoglioso di aver concluso favorevolmente la trattativa e sono impaziente di vederlo all’opera.” Pica Pau, classe ’88, laterale con abilità da pivot, porterà in dote all’Imolese un’esperienza di gioco internazionale: “Sono molto felice di tornare in un paese come l’Italia, che mi ha sempre accolto con affetto. E sono contento di venire a Imola, una città di cui ho sentito tanto parlare. Il mio obiettivo è fare una grande stagione con l’Imolese, ottenendo importanti risultati.” Svelato dunque il primo asso nella manica della società rossoblu, alla ricerca, pur debuttante, di un posto al sole nella seconda serie nazionale.

    Stefania Avoni
    Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
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    LIBERTI: SECONDO ATTO

    Arriva la conferma per il prolifico laterale: Francesco Liberti è dell’Imolese.

     

    Imola, 16 luglio 2019 –  L’Imolese chiama FRANCESCO LIBERTI e lui risponde affermativamente. All’anagrafe civile è un riminese del ’95, all’anagrafe sportiva un laterale votato al goal. Combattivo, tenace e determinato, il bomber ‘seriale’, che di norma moltiplica per quattro la prima rete sul tabellino, merita la conferma del dg Matera. Difficile credere che uno dei giocatori chiave della promozione in A2 solo pochi anni fa non conoscesse il mondo del futsal: un talento scoperto tardi, ma esploso in fretta nella massima serie. La stagione 2019/20 lo vedrà invece, per la prima volta, calcare le scene della A2: a ‘Libe’ il compito, insieme ai compagni, di introdurre l’Imolese nel nuovo mondo. Amato ‘vizio’ del goal conservando…

    Stefania Avoni
    Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
    Igor Vignoli

    CAPITAN VIGNOLI E LA SUA IMOLESE

    Lo scettro della squadra rossoblu resta saldo nelle mani di Igor Vignoli.

    Imola, 14 luglio 2019 – Il re e la sua corona. Una corona fatta di pietre preziose, tante, quanti sono i successi di una carriera incredibile, forse unica, che porta IGOR VIGNOLI a festeggiare, a quasi 39 anni, l’ennesima promozione. La pietra in più è quella rossoblu: l’Imolese si fregia del suo blasone e il capitano la conduce verso un porto lontano, prima solo immaginato. “Se alla mia età posso ancora festeggiare una promozione in A2, vuol dire che la scelta di entrare in questo mondo, fatta vent’anni orsono, era quella giusta. E finalmente ho trovato una società esemplare, che promette e mantiene. Essere nell’Imolese significa avere il privilegio di poter fare solo il giocatore: al resto pensa, nel migliore dei modi, la società.” Luci ed ombre dell’ultima stagione, trionfale, dell’Imolese: “Tante luci direi. La professionalità dimostrata da tutti, staff e giocatori, ha nutrito quella convinzione nei nostri mezzi che ci ha permesso di vincere il campionato. Ho ritrovato mister Carobbi e l’esperienza con mister Bottacini è stata più che positiva. I miei compagni, quasi dei figli per l’età anagrafica, sono stati straordinari nei miei confronti. Ebbene, quando hai la fortuna, come ho avuto io quest’anno, di lavorare con persone come queste, che remano, insieme, dalla stessa parte, diventa tutto più facile. L’unica ombra forse è stata l’uscita prematura dalle Finale Eight, a riprova della regola fondamentale di questo sport: i pronostici non bastano, perchè è il campo che decide.” Il cantiere dell’Imolese è ancora aperto in vista della A2: “La società sta lavorando bene e le previsioni sono più che positive. Con me ci saranno vecchi compagni e sono curioso di vedere in azione i nuovi. In A2 non si può lasciare nulla al caso e, se abbiamo giocato ad alto livello lo scorso anno, non vogliamo essere da meno nella prossima stagione.” Vignoli è il capitano di poche parole: troppe sarebbero superflue al cospetto di una statura morale e sportiva che è già legge in campo. E superflua è anche l’età quando è sufficiente entrare nel quintetto per definire o ridefinire gli equilibri della gara. Ma Igor Vignoli è pronto per l’ennesima sfida? “Sono nato pronto. Ero pronto per la A due anni fa, lo ero per la B lo scorso anno e credo di avere abbastanza esperienza per esserlo, ora, per la A2. Se mi chiedi se ho fatto abbastanza nella scorsa stagione, ti dico di no: ti dirò sempre di no, perchè è il bisogno costante di fare di più che mi costringe a non mollare; mai arrivato, ancora affamato di vittoria a quarant’anni.”

    Stefania Avoni
    Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919